L'Ultimo Cammino rimanda all’ ultima fase e alle ultime ore della vita di Antonio che lo legano indissolubilmente a Padova e al suo territorio.
Si tratta di un antico itinerario riscoperto e valorizzato da noi Frati Francescani Minori Conventuali già dal 1995, anno centenario della nascita del Santo, per i nostri pellegrinaggi a "piedi" alla Basilica del Santo in Padova, nel desiderio di ripetere quanto S. Antonio fece nel lontano 1231.
Nella tarda primavera del 1231 infatti, Antonio, spossato dall'intensa predicazione in Padova, cerca un luogo di quiete e di pace. Si trasferisce quindi a Camposampiero, paese a pochi chilometri da Padova, su invito del Conte Tiso. Chiede che gli venga adattato un semplice rifugio sopra un grande albero di noce, dove trascorre le giornate in contemplazione con Dio e in dialogo che le genti umili del borgo di campagna. In quel luogo sorgerà l'attuale Santuario del Noce. E’ questo soggiorno presso il conventino di Camposampiero che Gesù, nell’aspetto di bambino, visita il santo presso la sua cella e dialoga con lui, come il conte Tiso potrà testimoniare. Lì oggi sorge il Santuario della Visione.
Mentre è a Camposampiero, un venerdì – è il 13 giugno 1231 – viene colto da malore e capisce che la morte si fa vicina ed esprime il vivo desiderio di morire presso il convento di Padova. Viene quindi deposto su un carro trainato da buoi per essere portato presso l'amata città. Giunge però la sera, quando le porte cittadine sono chiuse e deve quindi chiedere ospitalità presso il monastero delle clarisse dell'Arcella, un borgo alle porte della città. Lì in una cella del monastero, mormorando le parole "Vedo il mio Signore", spira all’età di circa 36 anni. La devozione popolare da subito custodì e tramandò il luogo del beato Transito di Antonio. Ora in quel luogo sorge il santuario dell'Arcella, chiamato dai padovani "di Sant'Antonino".
Il suo corpo verrà traslato e sepolto nella Chiesa della S. Madre di Dio, la cappella del convento dei frati minori, luogo dove sarà poi costruita l'attuale Basilica del Santo.
Una caratteristica peculiare e fondamentale de l'Ultimo Cammino di Sant'Antonio risulta essere il suo stesso tracciato per la quasi totalità interamente pedonale. L'itinerario si svolge, infatti, per lo più su strade sterrate di campagna e argini (lungo il fiume Muson) fino alle porte di Padova (Pontevigodarzere) toccando l'asfalto solo per qualche inevitabile attraversamento. Questo fa sì che L'Ultimo cammino di Sant'Antonio sia sicuro per i pellegrini che lo percorrono a piedi o in bicicletta, oltre che essere davvero interessante per i suoi aspetti naturalistici e paesaggistici. Da Pontevigodarzere si devono attraversare alcuni quartieri cittadini. In questi anni sono stati via via individuati dei tracciati interni ciclabili e pedonali (in particolar modo rispetto alla direttrice principale che da Pontevigodarzere conduce all'Arcella) così da consentire un passaggio tranquillo e sereno.
Presso la Casa di Spiritualità dei Santuari Antoniani di Camposampiero, ai pellegrini del Cammino è riservata un'offerta speciale che comprende: cena, pernottamento e colazione. Per prenotare e per ulteriori informazioni scrivi a accoglienza@casadispiritualita.it o chiama il 049.9303003.